Storia Medioevale Faentina

"Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita" - Dino Campana, Canti Orfici.
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Storia Medioevale Faentina

Le Presunte "Case Manfredi" nel trivio di San Michele
Le mura Altomedioevali e la Faenza del XIII secolo
L'antichissimo rito della Festa del Drago
L'eccidio della Castellina
Un fatto di cronaca del 1589
Le radici storiche del Palio del Niballo
La lettera di Galeotto Manfredi a Lorenzo il Magnifico
Il Duomo di Faenza nel Manoscritto L di Leonardo da Vinci
L'aspetto urbano di Faenza ai tempi di Leonardo
1500 - 1501. Cesare Borgia assedia Faenza
Astorgio III e Giovanni Evangelista, gli ultimi Manfredi
La Beata Vergine delle Grazie nella storia
Imperatori Tedeschi a Faenza
Quattro faentini catturati dai pirati Turchi
La disfida di Barletta nei disegni di Tommaso Minardi
Gli albori dell'istruzione a Faenza
La fine della Signoria dei Manfredi
La battaglia di Burfagliaco
22 ottobre 1529: un Papa visita Borgo Durbecco in omaggio a fra Sabba
Papa Bonifacio IX e la rosa  d'oro donata a Astorgio Manfredi
Il cavaliere di Santa Maria dei Servi
La Santa Inquisizione
La dedica originaria della Pieve di To in Diocesi di Faenza
La geometria nascosta della cosiddetta ”addizione manfrediana”
L'occupazione veneta di Faenza (1503 - 1509)
1103 anno del primo storico assedio a Faenza
e le battaglie con i Conti di Cunio

Monte di Pietà, gli ebrei e l'usura
La Signoria dei Manfredi iniziò 700 anni fa a Faenza
Galeotto Manfredi, Lorenzo il Magnifico e una giraffa...
Leonardo da Vinci in Val di Lamona
Notizie su quattro Santi venerati a Faenza
La Torre del Pubblico (o Torre Vecchia)

Il Tricolore e i Manfredi
Martino Bernabucci (Martino da Faenza) condottiero di ventura
La guerra d'Ungheria in alcuni documenti notarili faentini...
Un articolo di Michele Orlando sul Palio del Niballo
La battaglia di Faenza o delle Vigne 2100 anni fa
Notizie storiche faentine dall'anno 82 al 1499
Leonardo da Vinci e Sabba da Castiglione alla corte di Ludovico il Moro
Guadi e ponti in età medioevale nel territorio faentino
Il gruzzolo di monete d'oro medioevali ritrovate
a Faenza nel 1972

Il Conte di Vitry e la Battaglia al "Campo di Contra" del 1° maggio 1080
Antiche strutture ecclesiastiche nella vallata del Lamone tra Faenza e Sarna
Ancora sui conventi delle Clarisse di Faenza
La fine di una Signoria
La incoronazione di Carlo V in S. Petronio - Bologna 1530
Società e poteri in Romagna principalmente a Faenza alla fine del Duecento



Fiorino d'oro raffigurante San Giovanni Battista.

Gli stemmi dei Manfredi













Il cavaliere di Santa Maria dei Servi.


Bibblioteca Comunale di Faenza.
Pietra tombale  in marmo di Verona, di un guerriero con elmo a celata, corazza di maglia d'acciaio, spada pugnale e scudo appesi in cintura, speroni ai calzari.
 È con ogni probabilità della famiglia Pasi, come indica la banda obliqua sullo stemma dello scudo.
Arte probab. campionese della metà del sec. XIV, di m. 2,45  X 1,15.
È rotto in due pezzi ricongiunti, e molto logoro per scalpicio. Dal sec. XVIII, murato verticalmente nel locale di passaggio verso la sacrestia della soppressa chiesa di Santa Maria dei Servi.

vai all'articolo:  Il cavaliere di Santa Maria dei Servi











Pinacoteca Comunale Faenza.
Il cavaliere, la morte e il Diavolo.
 
Albrecht Dürer (1471 - 1528).








Stemma araldico dei Manfredi.



Impresa araldica di Astorgio I Manfredi calcare, cm. 109x68. Proviene dal distrutto Castello di Ceparano presso Faenza, costruito per volere di Astorgio I Manfredi come commemora l’iscrizione, e in seguito acquistato da A. Del Monte di Forlì. Nel bassorilievo vi è scolpita una targa araldica e sopra il cosidetto “caprone”, animale simbolico che troviamo in altre imprese manfrediane,
Faenza Pinacoteca Comunale.
 

Anonimo  Sec. XV, Impresa araldica di Galeotto Manfredi arenaria, cm.  85x70. Bassorilievo in pietra arenaria di forma circolare, in cui sono raffigurate le insegne araldiche di Galeotto Manfredi, signore di Faenza dal 1477 al 1488. E’ diviso in due settori dalla palma fiorita su cui poggia il gallo, simbolo araldico da Galeotto, vi è inoltre raffigurato la corda annodata e la lancetta del flebotomo. L’opera probabilmente proviene dal Palazzo Manfredi ed è stata donata da Angelo Torchi. Faenza Pinacoteca Comunale.



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