Il toponimo Borgo Durbecco

"Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita" - Dino Campana, Canti Orfici.
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Il toponimo Borgo Durbecco

di Gilberto Casadio


La prima menzione del Borgo di Faenza è in un documento del 1097 nel quale viene citato il suburbius Favencie in pogio S. Antonini, cioè il ‘sobborgo di Faenza nel poggio di Sant’Antonino’.
Il nome Durbecco (nelle varie forme latine Durbechus o Durbecchus, con o senza l’h) compare solo nei documenti e nelle cronache dei secoli successivi.
Il Tolosano († 1226) nella sua Cronaca lo cita anche senza associarlo al termine Borgo, il che ha fatto suppore a mons. Giuseppe Rossini, nel suo commento all’opera, che Durbeccus fosse il nome di una località posta sulla destra del fiume Lamone e che solo successivamente tale nome sia passato al Borgo, inizialmente sempre indicato – come si è detto – con il nome di Burgus Sancti Antonini ‘Borgo di Sant’Antonino’ o di  Burgus Portae Pontis ‘Borgo della Porta del Ponte’. A riprova di ciò va notato che negli ultimi capitoli della Cronaca il Tolosano usa l’espressione burgus Durbecci o Durbecchi da tradursi alla lettera non come ‘Borgo Durbecco’, ma come “Borgo del Durbecco”.
Sul finire del 1200 nel codice del notaio fiorentino Lottieri della Tosa compare invece unicamente il termine Urbeccus: Ecclesia Sancte Marie de Urbecco ‘Chiesa di Santa Maria di Urbecco’.  In questo caso si può pensare che la d iniziale sia stata intesa come preposizione e separata dal resto del nome: Durbecco › d’Urbecco.
Quale la denominazione giusta? Oggi gli studiosi sono quasi tutti concordi nel ritenere che sia corretta la prima, ma la seconda non può assolutamente essere esclusa.
A questo punto ci dobbiamo chiedere quali siano l’origine e il significato del nome del nostro Borgo. Purtroppo un’etimologia certa non c’è. Antonio Polloni nella sua Toponomastica romagnola (sotto la voce Durazzano) ipotizza una formazione di origine popolare composta da duro+becco; un nome che ben può adattarsi ad una fortificazione come poteva essere la cinta muraria del Borgo; anche se, come abbiamo visto, in origine il nostro Durbecco non pare indicasse un luogo fortificato.
E non sono di aiuto la località di Durbecco (oggi Tribecco) nei pressi di Villadeati nell’Alessandrino, né il Castello di Urbech a nord di Stia nel Casentino dei quali non è nota con certezza l’origine del nome. Una derivazione dal termine prelatino *dora ‘corso d’acqua’ (si vedano le Dora piemontesi e il Duero/Douro della penisola iberica), combinato con il tedesco Bach ‘ruscello’, si adatta meglio al nostro Durbecco, ma si tratta di una semplice suggestione con scarso fondamento scientifico.

La copertina del libro dal quale è stato tratto
 l'articolo che qui di fianco si pubblica.



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